Lo Stato italiano riconosca il Holodomor (la carestia artificiale del 1932-1933 in Ucraina) come “spaventoso genocidio contro il popolo ucraino e contro l’umanità”. E’ la richiesta principale di una petizione promossa dal movimento informativo ForzaUcraina.it, inviata nelle scorse settimane al Senato e trasmessa per competenza alla Commissione Affari Esteri.
La petizione è stata sottoscritta da studiosi, giornalisti, intellettuali e attivisti.
Tra i primi firmatari si annoverano il presidente della Fondazione Gariwo Gabriele Nissim, i docenti Alessandro Vitale (Università di Milano), Giovanna Brogi (Università di Milano), Olena Ponomareva (Università Sapienza) e Erica Faccioli (Accademia di Belle Arti di Venezia), i giornalisti e scrittori Massimiliano Melley, Marta Ottaviani, Anna Zafesova, Massimiliano Di Pasquale, Roberto Travan, Pina Piccolo, Antonella Scott, Marina Valensise e Ugo Poletti, l’economista del Centro Einaudi Giorgio Arfaras e il direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Kyiv Edoardo Crisafulli.
Nella petizione si chiede anche, tra l’altro, di invitare i Paesi sorti dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica ad aprire i propri archivi sul Holodomor del 1932-1933 ai fini di uno studio esaustivo che faccia luce e indaghi pienamente sulle cause e sulle conseguenze della carestia politica che ha drammaticamente ucciso per fame milioni di ucraini.
Il riconoscimento del carattere genocidario del Holodomor è arrivato da numerosi Paesi, tra cui Germania, Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania, Georgia, Polonia, Slovacchia, Stati Uniti d’America e Città del Vaticano, oltre ovviamente dall’Ucraina. E, a dicembre 2022, anche il Parlamento Europeo ha riconosciuto a larga maggioranza il Holodomor come genocidio.