Storie di bambini che sono diventati adulti troppo presto
Le tragiche storie di tre bambini e delle loro famiglie provenienti da Mariupol e da Chernihiv e da Kharkiv.
Le tragiche storie di tre bambini e delle loro famiglie provenienti da Mariupol e da Chernihiv e da Kharkiv.
L’apparato di disinformazione controllato dallo stato russo, ha fabbricato miti e falsi pretesti per invadere l’Ucraina almeno dal 2014.
Le Forze armate ucraine hanno liberato Balakliia e Izium dagli occupanti russi in una controffensiva in direzione di Kharkiv. Le città si stanno riprendendo dalla presenza rashista. Quello che sta accadendo oggi in queste città dopo mesi di occupazione è riportato nel reportage di RBK Ucraina.
Mi chiamo Anastasiia, ho 21 anni.
Il 24 febbraio 2022 ha cambiato completamente la mia vita. In totale, ho vissuto sotto occupazione per 5 mesi.
Il tema di oggi “Vocabolari di guerre, il ruolo del giornalismo nel raccontare le crisi” è molto importante e stimolante per me e per tutto il nostro gruppo di forzaucraita.it che rappresento qui oggi.
Putin ha condonato e abilitato una rete transnazionale di nazionalisti, estremisti di destra e sinistra, suprematisti bianchi che si estende in tutto il mondo. È un altro strumento nella cassetta degli attrezzi che Mosca usa per dividere le democrazie.
Putin non sta combattendo il neonazismo. Lo nutre! Rendendo ancora più ripugnante il suo sfogo sull’Ucraina.
Noi di Mariupol, ma anche di Kharkiv, Chernihiv, Mykolaiv, Vinnytsia, Donetsk e Luhansk – sì, anche due città stuprate dall’occupazione del Cremlino otto anni prima – non abbiamo più né passato né presente.
Si parla di Donetsk come una città filorussa, di una regione che voleva l’indipendenza dall’Ucraina, ma chi ha portato la guerra in Donbass è stato un militare preparato e un agente segreto RUSSO di Mosca, guidato dal Cremlino: Igor Girkin.
Mentre l’ Europa ancora discute sull’invio di armi all’esercito ucraino, la Federazione Russa addestra bambini soldato alle guerre di domani.
I Presidenti di Lituania e Romania e i Primi Ministri di Lettonia, Estonia e Polonia hanno firmato una “Lettera congiunta sulla memoria europea” in cui promettono di contrastare i tentativi sempre più vili della Russia di riscrivere la storia per adattarla alla propria narrazione distorta e imperialista